Sulle sue ginocchia

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Torno a casa dopo una lunga giornata trascorsa a fare i cazzoni al negozio, riparando l'errore che sembrano continuare a fare ogni giorno. Apro la porta, eccoti in ginocchio con nient'altro che il colletto che ti ho dato. Tu, guardando i miei piedi, e non posso fare altro che sorridere. Sorridi al fatto che sei mio; sei pronto quando torno a casa e sei al tuo posto per me.

Metto la mano sulle tue morbide e belle spalle, ti sollevo in piedi e prendo un dito sotto il mento per sollevarti a faccia in su. Guardandoti negli occhi, guardi indietro e sai che papà ha avuto una brutta giornata. Ti inginocchi, apri la mia mosca e mi togli il cazzo.

Alzi lo sguardo con un sorriso, annuisco con la testa dandoti il ​​permesso di toglierlo. Lo prendi con la mano morbida e alzi lo sguardo mentre lo accarezzi, ti prende la testa in bocca leccandolo. Spostalo lentamente in fondo alla gola. Abbasso lo sguardo, afferro la tua testa tra le mani e con tutta la mia forza martello quella bocca forte e profonda.

La prendi come una brava ragazza, la prendi in profondità per papà e la prendi con orgoglio. Mi riempio la bocca di spago dopo filo del mio sperma. Abbasso lo sguardo e sorrido mentre inghiotti fino all'ultima goccia. Sai come rendere felice papà.

Mi fai dimenticare la mia dura giornata al negozio mentre mi porti in paradiso e ne offuschi nove. Avresti dovuto essere mio e sarai sempre mio. Eri mio il giorno in cui ti ho messo gli occhi addosso. Kay, sei la cosa migliore che mi accada.

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