Più di un Latte Ogni giovedì vado al mio bar preferito nelle vicinanze e mi concedo un latte. Ho trovato un tavolo, ho ordinato un latte; fissando la fontana all'esterno e ascoltando gli schizzi della fontana. Quindi pace, così caldo, così invitante. All'improvviso mi appare una forma.
Eccola; un lungo, magro, capelli lunghi e scuri, occhi azzurri, con una figura acuta. La donna che stavo ammirando da un po ', l'ho vista poche volte quando vengo a prendere il latte. Un altro motivo per cui questo è il mio posto preferito per il caffè.
Vestito con un abito che termina appena sotto il ginocchio che incornicia una faccia sorridente, non riesco a staccare gli occhi da lei. Lei mi sta parlando e io ho dovuto ricondurmi alla realtà. "Ti dispiace se mi siedo qui? Nessun altro posto disponibile." Mi guardo intorno e lei ha ragione. Tutti gli altri tavoli sono pieni. Annuisco e faccio cenno alla sedia di fronte.
Sedendosi, si presenta come Steff. Rispondo automaticamente con "Allison". Lei sorride di nuovo, mandando una carica che mi scorre sulla schiena.
Mi appoggio all'indietro e la osservo, fantasticando su pensieri cattivi che avrei fatto con lei. Il nostro caffè arriva. Beviamo, per lo più in silenzio, interrotti da pochi tentativi di conversazione. Faccio finta di guardarmi intorno nella caffetteria, i miei occhi la guardano ogni volta che la vedo e mi sorprendono a guardarmi più di una volta. Sento un lieve sorriso sul suo viso come se sapesse cosa ho in mente.
Soggo, guardo il menu sul tavolo quando mi guarda e dice "Hai un bel sorriso". Shudder e b, sento che una sensazione di calore inizia a diffondersi lungo i miei fianchi. "Mi scusi, io- ho bisogno di- rinfrescarmi" Mi alzo, dirigendomi verso il bagno il più velocemente possibile per nascondere la faccia del mio letto. Mentre arrivo lì, spingo la porta e vedo che nessuno è dentro. Mi imbatto in uno dei box singoli e mi siedo sul coperchio del water, cercando di rimettermi in sesto.
Dio, cosa c'è di sbagliato in me? Faccio un respiro profondo, esco dal cubicolo e pronto a dirigermi verso la porta. Poi sento qualcuno che apre la porta. Rimango senza fiato quando vedo Steff in piedi con un sorriso seducente sul viso. Entra e chiude la porta dietro di lei.
Apro la bocca cercando di dire qualcosa ma lei dice: "Shhhh…" Lei preme le sue labbra contro le mie e mi fa scivolare un braccio intorno alla vita. Sono stato preso ; le mie ginocchia si indeboliscono dal suo dolce, dolce bacio. Lei mi cammina e spinge la schiena contro il muro. Mi bacia avidamente e mi costringe la lingua nella mia bocca.
Mi divide leggermente le gambe, preme le sue ginocchia nel mio cavallo inumidito mentre metto la mia mano sulla sua vita per stabilizzarmi. Lei rompe il nostro bacio, afferra una manciata di capelli e tira indietro la testa. Fa scorrere la lingua lungo la mia mascella, giù per il collo fino alla parte posteriore del mio orecchio.
"So che mi vuoi, vero?" Mi sussurra all'orecchio. Annuisco e lamento, sentendo il suo alito caldo sul lobo dell'orecchio. "Guardami e dillo" mentre la sua lingua si lecca sotto il mio orecchio, proprio sul mio punto molto sensibile. La guardo con occhi vulnerabili, "Cazzo, sì…" grido, "Ti voglio".
Mi libera i capelli, mi infila le mani dentro la camicetta, le alza e mi alza il reggiseno. Si copre i seni, inizia a giocare con i miei capezzoli, accarezzandoli e facendoli rotolare delicatamente tra le dita rendendoli duri. Faccio un piccolo sussulto e il mio corpo dà un piccolo strattone. Le sue labbra si fanno strada attorno al mio collo, baciano e mordicchiano la pelle. La sua mano solleva la mia gonna, stringendo e massaggiando le mie chiappe.
Poi fa scorrere il dito lungo il mio tumulo, mi separa delicatamente la fessura, accarezzando il mio bocciolo gonfio. Si china e prende il mio capezzolo in bocca, muovendo lentamente la lingua sul mio capezzolo alcune volte prima di serrargli le labbra e succhiarlo. Fa scivolare due dita dentro la mia figa palpitante e le spinge in profondità.
"Ohhh…" ansima, butto indietro la testa e prendo l'aria. Comincia a muovere le dita dentro e fuori e strofina delicatamente il pollice contro il mio clitoride. Mi lamento più forte e muovo le anche verso il basso con tale forza che le sue dita sono sepolte più profonde che potrebbero essere. Si strofina furiosamente il pollice sul mio clitoride, succhia il mio capezzolo più forte e immerge le sue dita dentro di me ancora e ancora.
Pochi minuti dopo sento lo stomaco contrarsi, il mio corpo si irrigidisce e poi il mio orgasmo colpisce come un maremoto. Lascio fuori un urlo basso, inarcando la schiena e colpisco la testa contro il muro. Si ferma e tira fuori le dita all'improvviso; fa un passo indietro e lasciami cadere sul pavimento.
Incapace di parlare, mi piagnucola con l'esplosione ancora dentro di me. Inclina la testa all'indietro e mi bacia forte sulle labbra e si allontana, lasciandomi sul pavimento, tremando e respirando forte. Tornando ai miei sensi, mi lamento verso me stesso e rapidamente mi pulisco e rimetto i miei vestiti insieme.
Mentre esco dalla porta, vedo il cartello "Fuori uso" proprio davanti alla porta. Deve averlo messo lì. Torno al tavolo per prendere le mie cose. Se n'è andata, ma ha lasciato il suo biglietto da visita accanto alla mia borsa. Sorrido tra me, sapendo che potrei vederla di nuovo..
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