Blasfemia è il suo nome. Mentre urla, così profano. Imbottigliato in un piccolo pacchetto. Mi prende in giro, follemente.
Cedendo ai suoi attributi. Così visualizzato e ben definito. Bellezza cesellata. La sua mortalità carnale. Così strettamente confinato.
Brilla come la luna. I suoi occhi mi avvolgono. La mia eccitazione accende, nella mia mente. Testicoli bollenti, sborra serale.
Libido e suggerimenti, momenti lontani. Il mio cazzo gocciola. Sorseggio della sua carne.
La sua lingua scarabocchia, scia sul mio collo. Chiodi a spillo da trekking, sopra la pianura della mia schiena. Carezzevole.
Sussurrando piano, nel mio orecchio… intenzioni. Cosce e sospiri, redenti. Raggiungendo per la mia virilità, i suoi fianchi si alzano.
Portare emozioni. Accarezzare. Traboccante. Spinta. Arrampicata in alta montagna.
Sta montando la mia lancia. Il nettare dei suoi fiori vortica mentre mi urla… così profano. "Fottimi Adagio, lascia scorrere lo sperma."