Ho incontrato la mia musa, Fata Morgana, al college di Dartmouth. Sotto l'edera verde pochi anni fa. Era dietro la mia spalla. Sulla pietra angolare della mia mente, quando scrivo la mia tesi. Psicologia e filosofia dei vampiri di Aberdeen.
Il mio inchiostro si diffuse sulla carta. Lei aveva freddo. L'oscurità mi ammalia, durante la composizione, ciò che spaventa.
Eppure la sensualità viene dal profondo, nell'ombra della mia anima. Il mio cazzo palpita. Bolle il mio sangue. Lusting.
Attraversando lune piene, trascrivendo la bellezza del seno. Accarezzo. Busto succulento bramoso. Indagatore. Le sue zanne affondano… affondano nel mio collo.
La rinascita era I. Il narcisismo mi fa arrabbiare, con opinioni alte. Congetture. Quelli che non credono, io ridicolo.
Passo oltre, ma non ho freddo. I miei servi credono in me. Li bacio meglio.
Cumming nell'eclissi, le fanciulle sono sedotte dall'immortalità. Il mio cazzo prospera per la fica. Fata Morgana dietro la mia spalla. Per sempre.