Dove il silenzio dei venti sussurra in lontananza echeggia la mia prosa soffierò parole ancora morbide come nuovo fieno falciato, nel prato di pietre dove giace la gente. E le mie parole sono state sconfitte dai peccati mentre la mia penna gocciola i miei viaggi di vita al raduno di tutta la mia lana, e lì raccoglierò tutti i miei pensieri. Il maestro del poeta piange sull'oscurità cadendo come inchiostro scarabocchiato che squilla carne grigiastra, toccato la mia ultima richiesta lascia che sia il mio ultimo epitaffio.
Alle solitudini e alle insicurezze che il mio cuore infiamma di lussuria e desiderio, queste vecchie ossa non dormono mai dove il silenzio dei venti sussurra echi lontani.