Ho sentito chiudere la porta oggi. Un lieve sospiro d'aria si fece da parte. Tu, a casa con me dopo tutto questo tempo. L'acqua nel mio bagno luccicava. Le goccioline si riversarono sul seno di spinta mentre mi spostavo, desiderando sentire il tuo tocco lungo il mio fianco.
Il pavimento scricchiolava? Un cuscino di bolle di sapone arcobaleno si insaponò. In strisce ho raschiato la superficie. Perché ti ho sentito qui? Non sei mai stato in questo posto. Potevo sentire la tua voce, la sua sirena non potevo fare a meno di ascoltare.
Gli echi fluttuavano nel vapore, o era fantasia? Ti ho visto lì nella stanza oltre. "Piccola, vieni qui", volevo dire, ma oggi il rimorso mi afferra la lingua. Parole sconsiderate in giorni diversi, sparse con disinvoltura, incuriosì il silenzio che ora si schiaccia. Pace guadagnata a un prezzo troppo grande.
Eri qui, lo giuro. Il mio esilio riscattato, la restituzione per un debito ora pagato. Non lasciarmi qui in questo modo solo con la mia immaginazione.