Con uno sniffle-wiggle starnutisco, come il polline, come la neve dell'inverno che soffia, spazzando via una lacrima su una ghianda poetica. La mendacità di tutto ciò quando i prati vengono strappati, da una falce che si accarezza un'ape, con un sorriso che manca. Lì canticchi nei ricordi, un bacio spirituale di mummerie, perché nel mio orecchio, un angelo schiaccia.
I diari eterni di Dio. E quando la grippe silenziosa depose la sua piaga, sui miei quattro punti e sui miei peccati, mi sentii colpita. Mentre il verme da un pollice si contorceva su pagine di alghe ingiallite, la svolta della mia sorte, su una ghianda poetica.