Poco prima che raggiungiamo il paradiso tra i gusti dei nostri stessi peccati. Poco prima che sorga il sole illuminando le nostre ombre ci esponendo al nucleo nudo di ciò che eravamo e siamo sempre stati. Poco prima posso sussurrare il tuo nome con la voce di pura lussuria che sbava sulle mie labbra color rubino contro il paradiso della tua pelle nuda, il messaggio trasdotto contro la carne, tutto ciò che era nascosto ora per sempre esposto.
Poco prima che i tuoi occhi diventino neri mentre lasci che il tuo mostro interiore mi prendi tra le sue braccia, lasciandomi lì senza paura, non importa quanto il silenzio lacerante lacerante tra noi diventi per sempre parte, a prescindere dal lacerante che grida in quel luogo tra il corpo e anima, lasciandomi lì senza vergogna. Ma con amore. Poco prima che l'odore dei fiori d'arancio ci conduca nelle profondità più profonde del nostro piacere, nient'altro che primula e puro calore che fiorisce tra noi. Un momento, lasciami guardare… Solo un momento per bere nella tua essenza, nella tua anima, nel tuo infinito splendore.
Poco prima che i nostri corpi trovino di nuovo quella pace, prima che i nostri corpi imparino a perdonare di nuovo. Fino alla prossima ondata di piacere si schiaccerà contro le rocce dei nostri cuori con le sue correnti beatificanti ma implacabili. Ma con amore.