memorandum

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Al mattino, la tua immagine sarà ovunque, sorridendo nel pixel di ogni schermo, tracciato in tutte le fibre tangibili che le mie mani curiose sfiorano. Vedo dei bagliori nella tua iride, dei memorandum da tenere così non dimenticherò il desiderio che inizia come una candela, un debole bagliore per riscaldare i nostri pori prima che il vero fuoco lecca la carne. E il modo in cui le tue labbra si allungavano e si intrecciavano così dolcemente con le sue come piccole ali svolazzanti che si calmano solo incontrandosi segretamente. Non sono immune dal tuo fascino o essere un potenziale frammento che costituisce la tua raccolta accurata, i nomi e la pelle sono stati curati e forse non sono mai stato così speciale. Ma non penso che tu sappia cosa vuol dire essere nei tuoi occhi, come due uniche novas possono farmi sentire come il centro di un intero universo.

Resto ancora e scarabocchiare messaggi, segnare l'astronomia con codici che conosci. C'erano differenze tra arcobaleni e stelle luminose, una esplosione di luminosità immediata, l'altra rimane una misteriosa bellezza sospesa a distanze perpetue, né può essere trattenuta o toccata. Al mattino, la tua immagine sarà tutto ciò che voglio sapere, bruciandomi a volte, calmando gli angoli che tieni, memorandum cuciti su fibre che nessun altro potrebbe mai raggiungere, luoghi che non vorresti mai che io dimenticassi. La curva lungo le cosce interne dove ho leccato e anticipato il tuo nettare, iniziando come un fiume risvegliato che gocciola prima di trasformarsi in un torrente. Il sapore inconfondibile delle tue labbra che la riecheggiava in modi nascosti, in grovigli nascosti che si sciolsero dove una volta pensai che avrei potuto stringere per sempre il tuo tenero nucleo.

Ma non ho immunità quando sono chiusa a chiave con gli occhi, quando due sfere che fissano mi fanno sentire il centro di un universo. So che non posso essere bella come lei, intelligente come il linguaggio, scherzosamente affascinante come gli altri. Resto ancora a scrivere messaggi, a segnare l'astronomia con schemi che ti toccano e tu solo, ma non alleviare mai i dolori che hai lasciato a soffocare lungo questa pelle solitaria. C'erano delle differenze tra arcobaleni e stelle luminose, uno scoppierà e si espanderà con l'immediatezza di tutti i colori, i paralleli radiosi che non si incontrano mai.

L'altro è più bello per me, un'era amorevole ed eccentrica, anche se non posso toccarti. Al mattino, la tua immagine sarà tutto ciò che voglio stringere vicino, sentendoti nel più piccolo sussurro del vento, la più innocua serie di parole intrecciate e riorganizzate per diventare più intime, più possibile andare oltre quel confine nebbioso tra amicizia e memorandum che gli innamorati scarabocchiano, invece di essere un ricordo per sentirsi pulsante dentro la tua delicata palma. Lampeggiante attraverso di te tutti i desideri che iniziano in me come una candela, un leggero guizzo che sfiora i pori prima che il vero fuoco lecca la carne. Come inginocchiarsi tra le tue cosce mentre cedono, mentre si separano, dove i nettari sono stati raggiunti nelle tue camere ardenti con il mio tocco attento, la dolcezza che la mia lingua desidera assaporare per sempre. Anche quando ti assaporo come una firma incisa sulle mie labbra, so che non posso essere così speciale o morbida come lei quando si avvicina, o come dominante e forte come lui.

Ma tu rimani il mio bellissimo centro, la canzone senza eguali della prima sirena, il primo arcobaleno che esplode e la più misteriosa nova..

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