M.y.p.l.

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🕑 2 minuti minuti Poesie d'amore Storie

C'è qualcosa di così elegiaco, così scuro nell'approccio, corde eleganti che oscillano dolcemente, increspandosi nell'aria tranquilla della notte. Sento messaggi infiniti nella dissonanza. Penso alla nevicata che ti cola tra i capelli, al chiaro di luna luccicante in ciocche di seta, occhi accesi di un ricordo abbandonato che svanisce mentre la tua mano scivola nella mia. Non è così sbagliato incontrarsi qui, nelle ballate agrodolci dell'inverno che non possono promettere un domani, ma rifiutarsi di salutare.

C'è qualcosa di così inquietante, così amaranto, in una corda strappata, in archi che si soffermano su dolci note dolci a incresparsi attraverso di noi prima di toccarsi. Rivivo all'infinito l'anticipazione nella dissonanza. Penso alle correnti sotterranee che rompono la nostra immobilità, i fianchi che ondeggiano alla nostra canzone senza parole, dove sono tutte le altre note che si muovono nel mezzo, che si gonfiano dentro e fuori dalla musica per unirsi a te. Non è così sbagliato essere intrecciati qui, nella costruzione e nella liberazione dolorosamente lenta dell'inverno, nell'incontro di febbri non reclamate dell'estate, rifiutandosi di allontanarsi dalla pelle curiosa.

È il suono del fuoco che ci illumina, dolcemente a coppa la tua faccia mentre ci baciamo, la nostra canzone canticchia sotto tutti i suoni, la melodia di un dolore fantasma senza nome. Rivivono all'infinito le tue labbra nella dissonanza. Penso a tutte le volte che sarà fatto, non alla scalata reciproca che si sta sobbollendo, non alle esplosioni che sembrano venire come l'ultimo luccichio violento di una stella, ma l'oceano calmo che stiamo alla deriva all'interno delle conseguenze congiunte. Penso a come bisbigliare il mio nome è solo la presa in giro di una dolce coda, un'intima dissolvenza che si inscrive sotto la pelle prima di ricominciare daccapo.

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