Sento che la felicità non è forse per me contenta, stabile, sorridente, soddisfatta, forse coloro che ha perso il significato, cerco ma non riesco a vedere perso nella mia fantasticheria, a decidere e definire o perdere la felicità, venduta a noi, comprata sia il lucchetto che la chiave Toccando, tangibile, il suo prezzo segnato giù ogni giorno Passa il mio cuore sul suo cartellino o dimentica e sii libero Risposte cerco in amici, familiari, chiunque venga a modo mio Chiedendo ancora chi detiene la chiave, vuole prendere su di me le promesse fatte, gettate contro il muro, si rompono e di nuovo, io flagello e ti spingo via, lasciami stare Devi sforzarti di lottare con la mia mente, da te basta che mi lasci dimenare, affondare sotto le onde, ora ghiacciato Vale la pena non è tuo da misurare o dirmi come sentirmi guardo i tuoi occhi seguirmi, voglio raggomitolarmi e piegarmi Come posso mai abbinare l'amore che continui a dare, è troppo reale La felicità forse non è pensata per me, Dico e sorridi Ogni giorno ti avvicini e metti alla prova le acque, cosa troverai in un disastro, ammucchiato dentro forma umana, letto per terra, sembra un miglio I miei occhi vedono di nuovo i tuoi, quindi faccio quello che faccio e cerco di essere gentile Un piede fuori dal letto, ora due, vestiti addosso, accetterò da te un abbraccio morbido Dipendente, oh come odio quella parola, ma senza di essa e tu non sono qui Raggiungere nel mio cuore, il pezzo della tua anima che hai dato, mi sento strattonare La mattina dispensato, sono sveglio, la tua voce calma la mia paura Tu, il tuo sorriso, tocco caldo, morbido abbraccio, sussurri, i miei pensieri rallentano C'è un altro piano per me che non posso ancora vedere, la malattia mi circonda e mi colma Una realizzazione presto albeggia, nuovi pensieri sostituiscono vecchi, il loro significato sta crescendo Sei tu, Lo so ora, questo è il perché e il come. Uno scopo, un modo, da voi una supplica Forse, dopotutto, la felicità è per me.