Planetario

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Non ero mai stato più vicino a nessuno prima, sia leggero e immenso con la tua presenza, certo giriamo come fanno tutti i pianeti, al di là della nostra densa comprensione umana, ruotando da soli attraverso uno spazio incommensurabile. Alla deriva e finalmente consapevole della nostra fragilità, anche il minimo tocco è sufficiente a prometterci che non siamo mai veramente soli, che un nucleo in noi rimane sempre luminoso. E scolpito attraverso tutto questo, acque, sedimenti, terra fresca, particelle che tracciamo spoglie intese di, oltre tutta la memoria del tessuto e fiumi interni, le correnti sanguigne che mappano ciò che ci guida… Ti ho sognato per anni, dato solo abbastanza chiaroveggenza per raccogliere vaghe forme esterne, profondità da cui vieni preparato in modo fluido. Non ero mai stato più vicino a un altro prima, sia preciso e senza forma con la tua presenza, certo una spinta planetaria ci guida oltre la nostra infedele comprensione umana, alla deriva per secoli nella nostra incommensurabile fragilità. Anche il minimo tocco può scavare attraverso tutto questo, scavare dritto attraverso ciò che la scienza può affermare e prometterci che non siamo mai veramente soli.

Per ora mi è stato dato abbastanza chiaroveggenza per perdere completamente me stesso nella tua attrazione planetaria. Non sarò mai più così vicino a nulla.

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