A volte ti avvicini troppo…
🕑 1 minuti minuti Poesie d'amore StorieAbbiamo tracciato i contorni solitari l'uno dell'altro, province che potrebbero essere state meglio lasciate indisturbate, perché la forma delle terre può mentire come fanno i corpi nostalgici, orizzonti familiari alterati dagli estranei. Sono ancora in fiamme quando sono vicino a te, le nostre forme indifese raggiungono e bruciano, spazzando il danno che ci causeremo l'un l'altro. Quando il cielo senza stelle si calma, la tua mano si allontana come caldi viticci nebbiosi che si allontanano dalle coste scure. Conterò ogni appassimento di petalo, ogni passo giù per le scale, il dolore che borda ogni parola non detta, sigillando i frammenti che potremmo intrecciare insieme.
Senza sradicare ciò con cui le sagome si provocano a vicenda, perché la forma delle terre può aggrapparsi come fanno i corpi deserti, perché le fiamme intime prendano le nostre forme e voti, bruciando orizzonti che non si allontanano mai. Conterò ogni scintilla attenuante, ogni assenza durante la rappresentazione grafica del modo in cui il tuo nome echeggia, sigillando le province che non potremmo viaggiare, senza che il danno dell'altro incida il suo segno.