"Sii felice", ha detto. Come se fosse così semplice. Come se non ci provassi.
Come dire "sii felice" cancella il fatto che sono stato messo di nuovo sul back-burner e usato come piano di riserva come ultima risorsa quando non c'è niente di meglio da fare dicendo che "sii felice" dovrebbe cambiare che mi ha fatto incazzare di nuovo fuori. "Siate felici." Voglio essere felice. Così disperatamente da spingere troppo forte, chiedere troppo, andare avanti quando dovrei trattenermi. Mi tuffo quando devo immergere le dita dei piedi e testare le acque. La felicità è come una bolla delicata.
Bello, fragile e delicato. Pieno di possibilità, sogni e splendore. Voglio allungare la mano e tenerlo, toccarlo.
Ma quando lo faccio, la bolla esplode e mi rimane il disordine e la delusione. "Siate felici." Sono stato felice una volta. Ho avuto tutto ciò che avrei mai desiderato. Ero stupidamente, ignorante, fiducioso, ingenuo felice.
Ed è stata una bugia. Mi è stato strappato tutto da sotto, sono stato buttato giù dai piedi per cadere, inciampare, strisciare, solo per rialzarmi. Mi chiedo se quella felicità sia mai stata reale. "Siate felici." Penseresti che fossi stato bruciato abbastanza volte.
Che avrei imparato. Dovrei essere più cauto, più lento a fidarmi. Ma non sono io. Sono fiducioso, ottimista e romantico. Sono ingenuo e testardo, impulsivo e diretto.
Dicono di fidarsi del tuo istinto. Il mio istinto mi dice di correre quando dovrei sorvegliare la scena. Dicono di usare la mia testa, ma penso troppo, analizzo, pianifico. Così paura di fare qualcosa di sbagliato "Sii felice". Un lavoro in corso.
Un piccolo passo ogni giorno. A volte sono due passi avanti, un passo indietro. Più di un sogno, che di una realtà. Potrebbe non fare nulla anche quando desidero disperatamente fare qualcosa. Dico che sono felice perché è quello che dovrei essere.
Questo è quello che tutti vogliono sentire. Perché è quello che direbbe una donna forte, indipendente, straordinaria. Non direbbe che è sola, frustrata, impaziente, con il cuore spezzato. Non si sarebbe persa in questa ricerca comune, umana, vaga di "essere felice".