Nel silenzio ti distendi del lungo sonno In compagnia della miseria che conforta la mia scia Pietre di vetro che frantumano il vero amore in profondità Sotto l'iride e il nido di rondini Piangi della passione perduta per i migliori domani Il passaggio dei dolori di ieri E l'anima nascente dell'amore piega Le lacrime di i miei occhi ti cercano Oh, non abbi pietà della mia brama di lussuria Mai rinnegandomi la mia tazza di gin di sudore Mentre la mia fanciulla giaceva malata sul suo ultimo respiro, non promessi sposa con il mio malvagio dispiacere Ora che hai passato le porte nell'eternità Prona sulla mia spada I presto cercheranno Assoluzione del peccato del fornicatore Sotto l'iride e il nido di rondini.