Abbracciamo inosservati stanotte, ombre che rifiutano di conoscere questa fame senza piercing, senza essere distese dall'interno. Non menzionare le voci nelle vicinanze o il modo in cui il tuo respiro attutito può viaggiare attraverso l'aria fresca, sfiorare un orecchio come calda nebbia di rugiada. Anche la mia stessa voce potrebbe viaggiare, ma conoscerai solo il basso gemito che diventa un mormorio lungo il collo mentre mi pieni contro di me. Attraverso questa oscura rete aggrovigliata di foglie e fiori resi informi al chiaro di luna, luccicava con i resti del fitto calore del giorno. Potremmo anche essere delle apparizioni a spirale, ricordando finalmente cosa può placare l'eterna sete.
Spingi indietro istintivamente, i muscoli flettono impazientemente, parte dall'improvvisa pressione della potente durezza gocciolante. Abbracciamo inosservati stasera, musica strimpellate da qualche parte mentre suoniamo i nostri accordi, note pizzicate che persistono il tempo sufficiente a farci piangere con il nostro bisogno di essere di nuovo così persi in una canzone. Non menzionare le voci vicine o il modo in cui il nostro espira, violentemente agitato nell'aria fredda, incantesimi invisibili persi nella nebbia. La mia mano inizia a percorrere la curva liscia di un collo a gomito, l'altra si muove sotto un anca tremante, il pollice che spegne i fuochi interiori che sparano attraverso il tenero e gocciolante bocciolo rosa. Entrambe le mani imparano le maree gentili e tese che torrent attraverso il tuo polso.
Attraverso questa oscura rete aggrovigliata le nostre ombre non conoscono alcun riconoscimento e brillano solo come gli amanti possono quando digrignano per placare l'appetito eterno. Io istintivamente spingo con più forza, ti fletti dall'interno per prendere in giro, per segnalare che sei tutto mio, gocciolamenti in un fiero diluvio. Qualcosa della mia anima e del mio corpo ora è affondato dentro di te, mai perso per le nebbie che evaporano tra la musica e le voci. Quando abbracciamo stasera inosservato.
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