In panorami, non nascondo le ossa, Hags of Savannah Town, compongo. Le streghe si preparano su pagine di tomi, volpi di domini erotici e il loro pedigree. Agitando le nuvole di novembre, nel risveglio oscuro della mia ombra nascente. Nelle bibite, bevo zuppa, intossicazione della mia anima, cucchiaio liberamente.
Con rabbia, più forte della penna, dalle profondità dei loro calderoni. Il mio pene filtra. Il mio cazzo, bloccato dall'emancipazione, dentro la gabbia di ottone, i miei gocciolamenti di sperma.