Nella mia attuale benedizione mortale del buio, sono stato benedetti qualificatori della mia disposizione, Arbitri di The Number Eleven, con conoscenza interiore. Seguiamo l'abbazia della nicchia, in pittoresche dimore di erpici gotici, Frati e Sorelle di Il numero undici, In genuflessione al custode della lampada. Nella schiavitù della carne e dei suoi diritti professiamo, le inclinazioni degli ornamenti e delle catene sessuali, vincolati e sbilanciati, avvertiamo l'assoluzione. Fidati della congrega, ci divertiamo sotto la luna pantomima, su alti patiboli sospendiamo il nuovo apprendista, con il giuramento conferito, accettiamo inequivocabilmente.
Noi, come praticanti del dominio e del dono consensuale, instilliamo la stranezza interiore del corpo e dell'anima. All'interno dell'alleanza della nostra mortalità, le nostre aspirazioni erotiche. Come il bilancio dei tuoni, le notti tempestose di luglio, sulle pietre di marmo, facciamo un passo come uno, nella mia attuale benedizione mortale del buio.