Io, Incubus

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La tua finestra mi invita a non aver paura di entrare e di trovarti a dormire lì. E verrò da te stasera, mia cara, come mi aspetti così, nella tua tana. Ti alzo sopra di me, il mio cazzo un dardo. Come sempre hai lasciato nudo il tuo corpo, i tuoi capezzoli duri e le labbra della figa divaricate, così sento l'odore della lussuria che trasuda.

Questo amore che facciamo si verifica con te addormentato Ma mai sai cosa abbiamo fatto, il mio cazzo, si scopa e si spinge in te così profondamente che diventiamo così mescolati che siamo uno. Il mio cazzo di demone, nutre la tua fica il mio seme. Sono l'Incubus che soddisfa le tue necessità.

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