Nella mia pittoresca dimora a chilometri dall'infinito, mi attengo alla mia mortalità che mongola tomi, Le parole dei compositori che mi hanno camminato davanti, mentre scherzo nel mimo con la loro spiritualità. Penso di non essere un pazzo. I miei sudori notturni dalle fessure che ascendo, polvere e aspira la mia sabbia dipende.
La clessidra della mia mentalità si alza, dando le mie confessioni di condoglianze. Ai margini della palude, gli spiriti fluttuano. A prova del tramonto creo la mia prosa, su pergamena filata della mia oscura ascensione.
Creazioni della mia ricerca errante madre terra, Troll che ho conversato dal ponte dietro che ho bruciato. Mantengo la mia sanità mentale su di me. Camminando davanti a me nel mio viaggio nello scribing, mappando percorsi di forchette su strada, cucito stanze. Con la mia penna che si immerge nell'inchiostro della mia anima, nessuna riserva sulla certezza del mio essere.
The Sandman Sweeper of Aberdeen. Mentre ti sdrai per pronunciare i tuoi salmi, scrivo sogni nel tuo covo di sensualità e danze che si comportano male. L'arabesco delle fornicazioni notturne. Nelle ombre ti accarezzo.
Il mio kilt con lo stemma di famiglia, mi vesto della mia professione, sopporto le intossicazioni di esseri sensuali che desidero. Mentre le mie mani giocosamente sul tuo seno ampio, Le labbra del mio flirt ti allattano il petto. In fruizione ti ungerai dolcezza mia.