Per l'ennesima volta un'ombra cade sul nichel del crepuscolo, nella stagnazione delle magie oscure. La pantomima delle cinque fa il mio tempo mentre ansimo, Sipping vermouth e un cocktail digitale. Di garofani neri e dissertazioni, in alto nel mio campanile, silenziosamente piatta in post mortem, sussurrando argille. Adesso la mia interpretazione dei poeti è morta, e lì sull'abside ti genuflessi mentre i miei versi si intrecciano su un nichel al crepuscolo e sul boscaiolo. Baciando dolcemente la punta del mio cazzo, giocando il doodle polly-wolly sul mio pene, Muovendo il mio seme per renderlo più facile da respirare, come l'elisir a fionda e la digitale.
Per l'ennesima volta un'ombra cade sul nichel del crepuscolo, mentre lei macina la mia polvere in polvere.