Numeri persi di peccati che ho scritto tra le sessioni di disperazione nelle notti di lussuria febbrile Sentire le dita sulla mia carne che salgono la dura canna fumaria mentre il profumo delle ore si fa scopare Sul pedaggio del coro e libido veloce come le labbra arricciate e la lingua filata del mio dono struggente di prose erotiche Le tue tette ondeggianti mi danno l'ingegno e salteranno i salmi mentre ombre sulle pareti mi fanno impazzire Ponti di cosce e occhi vitrei di ululati ululanti urlando e scribacchiando penna d'oca imprigionata Bloccata in profondità nel tuo portamonete di piombo la canna fumaria salta i numeri persi del peccato fornicazione salvezza e colpevole Amen.