Un porco di brivido traboccante, botte di birra che fermenta ancora, dentro viscere di quercia di quercia. Ho sete. Peltro del mio calice appannato, Nella stranezza mi bevo per dormire, Dei sogni che mi sdraio per lussuria, Il succube di Dallionshorn. In momenti di battito di ciglia, sbircio, cerco i suoi seni di lacrime. Quest of eyes, i miei sospiri piangono, Precum della rugiada, ho per lei.
In scricchiolii delle mie ossa gelide, midollo della mia schiena congelato, Risorto del membro palpitante, Notte d'inverno di dicembre. La lingua del serpente, gettato via il tappo, come uno spirito che turbina la mia virilità, il corpulento della mia sera sputa, dentro le viscere della quercia di quercia.