Ode to Toy: atto I

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Breve poesia solo perché posso…

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Giocattolo, tu ci porti scintille dagli Dei Creati dal sovrano del piacere stesso Il tuo ingresso ci porta, il fuoco e le nebbie ultraterrene, eccitanti, chi potrebbe aiutarsi? Ritrova la nostra mente e il nostro corpo sulla Terra perché spesso veniamo rimossi e desideriamo radici salde Ricco, o povero, di tutte le forme e circonferenza Godiamo il tuo tocco, troviamo quello che si adatta a Milioni ti abbracciano Il tuo tocco è sentito da molti In tutto la tua forma e la tua tonalità Un acquisto rammaricato non è alcun valore monetario I tuoi giocattoli di tipo simile Sia esso coppia o solo tu aggiungi alle nostre gioie Sia essa donna o uomo Tutti noi abbiamo i nostri Coloro che non hanno; possono quelli che hanno; Colpiamo coloro che abbracciano il tuo potere Salutiamo ciò che porti Nella camera da letto o nella doccia Chiamiamo i nomi, sì - anche cantando Il nettare che incoraggi, alcuni no, ma alcuni bevono Ma tu ci porti sempre i fiori, non importa quale ti uso ruvido, altri come te sono morbidi e rosa Alcune candele profumate alla rosa chiara, o ti nascono in una pentola Baci e abbracci, figa bagnata e cazzo duro Sei qui quando questi non lo sono, sei affidabile come il rock Il piacere è sempre dato, a chi non importa Questo è un Inno al Giocattolo, la mia è una benda, questo è tutto ciò che ho.

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