Fenice del mio sorgere, Oscurità la mia nascita, sensualità il mio mantenimento. Le corde della mia mente, i violoncelli ronzano la mia anima, non cerco il perdono, le mie enunciazioni. Fili di scarabocchio, la mia penna sinuosa, negli angoli del mio rinascimento, capisco.
Incoronazione del mio pene, questo dato scritto, Empatia, canto. Spoletta antica, malgrado le opinioni di mera opinione, poiché ignorano la vera ricerca erotica. Nell'umiltà del mio petto d'anima, faccio uscire la mia lussuria notturna. In verità ho sete, assomiglio a me, custode di versi e chiave del cancello.
Ondeggiando poeticamente le mie inclinazioni, la proclamazione della fornicazione, la spinta spinosa. In celluloide monocromatica, mi piego, prova del mio essere, rami oscillano. Come la corteccia di un albero, la pelle dell'armatura mi protegge.
Spoglio la mia croce, accanto al mio cuculo, come uno specchio riflette la mia alterazione. La molla principale del mio fest, Phoenix della mia ascesa.