Piacere del fulmine

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Niente batte una grande tempesta dopo una calda giornata…

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Una tempesta arriva con la prima fresca brezza della sera. Il caldo di luglio mi intrappola nel mio corpo e mi costringe a spogliarmi. Il sudore cola dal mio corpo surriscaldato, ma finalmente c'è una pausa nel caldo. L'aria è elettrificata, viva di tensioni ronzanti, il mio corpo trema con essa.

All'improvviso, il cielo si illumina, un lampo lo attraversa e in lontananza, rimbombano i tuoni. Sto alla finestra aperta della mia camera da letto, completamente nudo e vivo. La brezza danza attraverso i miei testicoli, illuminando il mio corpo mentre il cielo si illumina.

Mi accartoccio una mano calda intorno a me, dondolo di nuovo in piedi e inclino la testa per guardare lo spettacolo nel cielo. Il tuono geme attraverso di esso mentre gemo tutto solo nella mia stanza. Immagino un uomo emergente nato dall'ombra e nuvole scure dietro di me. Il suo alito sa di pioggia e il suo tocco è elettrico. La tempesta è arrivata e prevede di prendermi come suo.

Il lampo trafigge il mio corpo e io splendo, proprio come il cielo, dalla sua energia. I suoi gemiti profondi fluttuano nella notte e fanno rabbrividire il mio corpo mentre la terra trema sotto i nostri piedi. Fa piovere piacere sul mio nucleo ogni spinta che accende scintille dentro di me. Ci scontriamo l'uno contro l'altro, due fronti uno così caldo e l'altro così freddo fino a quando il nostro piacere è troppo grande per essere contenuto e il mondo è inondato dal nostro splendore.

Quando i miei occhi si aprono la tempesta si sta spostando e il pavimento è bagnato dalla pioggia e dal mio essere. Eppure il cielo geme ancora con il nostro fare l'amore.

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