In prosa c'è respiro di sensualità. Le parole del Sandman, sono lui, che versano inchiostro. Scrivo con il gambo della piuma, sia che leggano gli occhi, parabole erotiche della carne che ondeggiano.
Le serate portano melodie che cadono di risate e dirottamenti, brivido dell'oscurità, mi lascio sfuggire la lussuria. Ostrica della fica, divido volentieri, il clitoride della perla che succhio sul piatto, la fermentazione delle streghe. Sollevando le cosce, spalancando bevo, conducendo il mio cazzo fino alla mia confessione, la vagina è il pozzo del mio pensiero. Nel sudare dell'elisir della fessura, il mio cum schizza, sono lui, che versa l'inchiostro.
Lenzuola bianche, gambe larghe distese Il dito dentro di te Lenzuola bagnate Sguardo esausto Il mio dito ti ha fatto venire Bussare alla porta I nostri vicini hanno sentito…
Continua Poesie erotiche storia del sessoLo adora quando lo chiamo papà, io sono la sua piccola ragazza Lo adora quando mi vesto con code e riccioli di maiale Ama guardarmi piegarmi mostrandogli il mio gattino nudo bagnato Gli piace…
Continua Poesie erotiche storia del sessoLe tue punte delle dita viaggiano leggermente sulla mia pelle morbida, lasciando brividi nella loro scia le gambe divaricate, la tua mano ora piatta sulla mia pancia scivola più in basso, le mie…
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