Sei bagnato per me, amore mio, sapendo che mi siedo e guardo? C'è un calore nei tuoi lombi, una bruciatura fumante, un calore diffuso di fuoco liquido. Mi aspetti amore mio? Sì, aspettate… spalancate nel desiderio e dolcemente trafitte dalla lancia del vostro amante. La sua durezza d'acciaio luccica.
Lo avvolgi, accettando il suo dono di piacere e lussuria. La mia lingua guizza fuori, bagnando le mie labbra, ma non spegnendo il fuoco. Desidero tanto assaggiare il dolce nettare dove convergono i tuoi punti.
Dove voi due diventate uno. Mi sembra, a volte un'eco… un'estensione, un riflesso di me stesso. Così naturale dentro di te, che semplicemente appartiene.
Ogni molla scricchiolante, ogni schiaffo di carne, ogni pianto senza parole, è il richiamo della tromba di un araldo. Siamo soldati per te, uniti, amandoti a modo nostro. Accettandoti, ponendo la tua passione prima di tutto e soprattutto.
Naturalmente tu e io lo condivideremo, ma prima di tutto siamo i tuoi uomini belli, i tuoi amanti. Soldati, forse, o schiavi volontari legati a te dal bisogno. Presto, mi alzerò. La tua canzone mi chiama. Ho familiarità con le parole.
Stai costruendo un bel crescendo, un delizioso climax di viste, suoni e profumi da assaporare. Il tuo amante urla selvaggiamente ora, spronato dalle tue parole e dalle tue grida di passione. Hai raggiunto l'accordo perfetto.
Mi stringo forte, mentre si stringe, rilasciando il suo seme dentro di te. Sorgerò. Assaggerò quel dolce nettare dove voi due diventate uno. Sarò il tuo soldato, il tuo schiavo e il tuo amante.