poesia di seduzione volontaria…
🕑 2 minuti minuti Poesie erotiche StorieLei lo guardò con gli occhi così azzurri; le sue labbra, hanno sussurrato, "ti voglio". La sua mano si allungò per toccargli il petto "; la sua mente le disse che cosa gli piaceva di più. Girò intorno mentre si fermava, seducente, sentì un brivido. La raggiunse e le prese la mano. Le sue spalle larghe, il suo corpo abbronzato.
La tirò vicino, le sue braccia intrecciate; le sue labbra incontrarono le sue, consumarono la sua mente. Lui fermò il bacio e poi fece un passo indietro, si tolse i vestiti, aveva l'abilità. Le sue dita hanno sciolto i suoi bottoni… poi ha continuato a sedurre.
Ogni strato lo ha rimosso con cura, e per tutto il tempo si è fermata proprio lì. Un gemito le sfuggì dalle labbra quando si tolse il reggiseno, i seni si liberarono. Ora in piedi lì, i suoi vestiti erano spariti, lui la guardò e disse: "vai avanti". Ha quindi assunto la sua posizione preferita e, mentre lo fa, osa uno sguardo; il sorriso che vede, la sua grazia salvifica, preparerà l'umore per il passo di stasera.
La sua testa è piegata, le sue gambe sono aperte, le sue braccia sono tornate, e poi lui ha detto. "Sei mio, stanotte", perché sapeva che non era niente che non avrebbe fatto. Il suo tocco gentile, il suo morbido abbraccio, i giocattoli che usava per toccare ogni posto; ogni atto di schiavitù era seguito da una notte di beatitudine, nuove cose da provare.