Sessantaquattro quadrati sotto gli alberi

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Ombre sulle nuvole dell'ora della giostra, in cerca silenziosa della mia corda di violoncello perduta, spezzata da un arco in fuga. Il poeta ti porta salmi di prosa, sotto gli alberi. Ventinove passi per la città di Aberdeen, A due passi da Kintore il mio mastio. Ascoltando poeticamente la sensualità, canta il poeta dell'arpa, Sotto gli alberi.

Sulla carta scrivo le mie inclinazioni, trentadue pezzi di scacchi i miei racconti. Eroticamente risparmiando sui campi di lussuria, il poeta gocciola il suo precum ilk, sotto gli alberi. Il mio bonnie lass di lago poco profondo, come la fanciulla della fanciulla mi seduce, sotto l'ebano del tramonto che cade. Il poeta perde la sua lussuria virile, Sotto gli alberi.

Grida esasperanti dei non inibiti, lasciandoti in eredità cazzi palpitante. Sessantaquattro piazze di fornicazione, Il poeta giostra il suo sperma, Sotto gli alberi.

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