Stranieri su un autobus

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Di fronte a me ti siedi incoerente e mite Anche se non puoi nasconderti a lungo Dall'occhio vagabondo del poeta Bellezza silenziosa e sottile Né arrogante né falso E la tua disconnessione con il mondo Così affascinante da guardare Nessun sorriso dalle tue labbra Non alzare lo sguardo con gli occhi Ma come questo cambierebbe Se tu ed io vedessimo la tua bocca, le labbra strette di solito apriresti il ​​piacere senza parole nel tuo respiro i tuoi occhi si spalancerebbero poi chiuderai ermeticamente la tua morbida pelle contro il mio caldo al tatto traboccherei con lo sforzo con il Conoscenza che avrei dato Conoscenza che avrei preso E tu avresti saputo il risveglio E tu sentiresti la mia calda scia bianca Per sempre nella tua memoria, sia i muscoli che la mente Sarebbero le sensazioni che ho deliziosamente assorbito Poi quando abbiamo incrociato i percorsi Sull'autobus, tu e I Non più puramente estraneo Ma con segreti che nascondiamo.

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