Una parodia pornografica di Shakespeare

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Se Shakespeare avesse scritto un porno...…

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Amici, romani, connazionali, prestami le tue mogli! Quale luce si rompe attraverso il castoro laggiù? È il lievito e il clitoride è il mio sole. Vidi la fonte della rugiada mattutina tra le tue cosce mentre toglievo la mia fonte di potere greco, come se il re Mida osasse toccare le nuvole, sul tuo corpo cadde una pioggia d'oro. Ho pensato a come una notte nera e blu Un carico. Ancora una volta fino alla breccia, cari amici, ancora una volta Oppure chiudete la figa con il nostro cazzo inglese.

E quando quel momento finale si è verificato, sono venuto come Cristo che si è alzato su un asino.

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