Una volta arrivati ​​a casa

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A volte bastano pochi semplici secondi per i tuoi occhi, so che ci sono messaggi, percorsi che ho costruito per te. Scolpendo percorsi completamente nuovi, percorrendo ciascuno di essi fino a raggiungere i luoghi in cui ho lasciato a pochi i tasti e i collegamenti. Una volta arrivato lì, sei a casa, incatena questi legami, lascia che ciascuno si avvolga attorno a te e io. Annidati nelle pareti, lascia che la tua voce occupi tutti gli spazi solitari che non ho mai saputo essere così vuoti fino a farcela una notte senza l'intricata melodia che scorre fuori di te.

A volte basta una breve rimozione della tua mano dalla mia, so che è solo una delle innumerevoli cose su di noi che si adattano perfettamente. Tutto quello che mancava intorno a me era stato costruito in quel modo apposta, lastricata come strade desolate in attesa dei tuoi viaggi. Una volta che sarò lì per incontrarti, andremo a casa e toglieremo questi vestiti, inzuppati dalle tempeste che colpiscono la terra, sparando a luci instabili attraverso il cielo. A volte basta prendere la tua struttura nuda e capelli arruffati, posso inalare i profumi, il profumo dalla tua pelle, la pioggia aggrappata ad ogni serratura bagnata. Cercando come fili invisibili di trascinarmi verso di te, trascinandomi le mani e la bocca lungo sentieri che solo io avrei dovuto portare alla luce, i posti in cui mi permetti di tenere le chiavi e i collegamenti.

Una volta arrivati ​​qui, ogni stanza che condividiamo è casa, incatena questi legami, lascia che i nostri corpi si avvolgano l'un l'altro. Posso occupare tutti gli spazi solitari, senza mai sapere che hai tanto male per me, fino a quando inizia questa intricata danza grezza, le nostre forme di nostalgia cominciano ad aggrovigliarsi quando sono dentro di te. A volte è il modo migliore per ricordare che siamo già a casa.

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