Sandra non si rese conto che la stava guardando...…
🕑 3 minuti minuti Seduzione StorieSandra si fermò sul suo vialetto, cercando di non fissare il suo vicino, ma invano. Adorava il modo in cui si muoveva il suo corpo; il muscolo abbronzato delle sue braccia e del suo petto lisci la faceva impazzire. Kevin stava ripulendo il suo garage ed era in grado di osservare i suoi incredibili movimenti furtivamente, o almeno così pensava Sandra. "Beh, guarda chi è, da quanto tempo sei rimasto lì a fissarmi?" Kevin si avvicinò a lei (quella passeggiata però, oh mio signore quell'uomo poteva camminare, pensò) poi le prese la mano e la baciò, molto lentamente.
Sentì il suo tocco attraverso il suo corpo, cercando di non tremare. "Come può avere questo effetto su di me?" lei ha pensato. Percependo in qualche modo la sua reazione, le mise lentamente una delle dita in bocca, succhiandola e assaporandola.
Sandra gemette quando la sensazione la inondò. "Volevo incontrarti da così tanto tempo, ma avevo paura" dichiarò, con voce roca. "Oh ragazzo," pensò.
Le ha fatto ottenere delle farfalle. Pochi secondi dopo, la sua bocca era su quella di lei, dura, la sua passione repressa e la sua frustrazione uscivano tutte nel suo fervente bacio. La sua lingua assaggiò le sue labbra, la sua bocca. "Oddio, annegherò." "Oh no, non lo sei, assapora questo momento, bambina," le disse la sua dea interiore, dolcemente, in modo rassicurante. La sua lingua assaggiò la sua, accarezzando, unendosi in una specie di danza lenta ed erotica che riguardava tutta la sensazione, la sensazione.
Tirandola a sé, si tirò indietro un po 'per guardarla. I suoi occhi si chiusero nei suoi, vedendo la passione oscura in loro. "Oh merda, è così sexy… incredibile il modo in cui riesco a non imprecare mai ad alta voce," pensa. Si morse il labbro. "Non farlo, fa le cose per me…" Lui strinse forte il suo corpo contro di lui, spingendo Sandra contro il muro del suo garage, e lei poteva sentire tutto il suo corpo sul suo, ogni parte del suo corpo.
Appoggiandosi, il suo corpo che si adattava alle sue, le sue labbra ritrovano le sue. Le sue labbra erano così sensuali, così esigenti, prendendo ciò che volevano. Gemette, così pieno di passione.
Dopo un tempo abbastanza lungo che pensò che sarebbe stata consumata dal fuoco in lei, allontanò le sue labbra dalle sue e le danzò la lingua lungo il collo, mordendosi dolcemente. "Ohhhh" è stato tutto ciò che è riuscita a uscire. Le sue mani erano tra i suoi capelli, sulla sua schiena, aggrappandosi a lui.
Lentamente, gli tolse la camicia per sentirne la pelle. Stava bruciando al tatto, come era sicura che fosse la sua. Sentì le sue mani, chiudendosi attorno alla vita, mentre le sue labbra si muovevano lungo la clavicola, giù lungo il petto, sopra il reggiseno. Le fece scivolare verso l'alto, rimuovendole lentamente la camicia, muovendo la bocca lungo la pelle esposta.
Ansimò, a malapena in grado di respirare, persa nella sensazione. "Ho voluto sentire e assaggiare la tua pelle per così tanto tempo", respirò a bassa voce. "Ti ho visto a volte, attraverso la tua finestra. Sei così bella Sandra." Il modo in cui ha detto il suo nome l'ha resa debole nelle ginocchia. Le sue mani vagarono lungo tutto il suo corpo, spostandosi sui suoi jeans e tirando i fianchi verso i suoi, forte.
"So che non dovrei, ma ti voglio. Disperatamente. Ho bisogno di te, ho bisogno di sentirmi dentro di te, prendendoti il controllo." Le sue parole sembravano accendere una fame selvaggia dal profondo di lei, una fame che era rimasta nascosta per molto tempo. Quella fame era pericolosa, lo sapeva….