Fare il caffè

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Quando finalmente la lascia....…

🕑 4 minuti minuti Sesso dritto Storie

Mi sveglio in un groviglio di lenzuola e mi accorgo di essere tra le sue braccia. È caldo, è caldo, irradia amore e luce e io mi sento avvolto e al sicuro. Fa troppo caldo anche fuori. Riesco a sentire il calore che si sta formando e mentre sono sdraiato qui nella luce grigia, solo pochi attimi, so che il calore si trasformerà in uno zenit bianco e caldo e ci sfuggiremo di nuovo insieme.

Mi piace il momento, attento a non svegliarlo e respirare. Non riesco ancora a crederci, dopo tutto questo tempo, il sogno che desideravo più di tutto si è avverato. E conto le mie benedizioni, di cui ce ne sono molte. Scivolo dal letto, attento a non svegliarlo e le piastrelle si sentono fresche contro i miei piedi nudi.

Getto sulla sua vecchia maglietta. Puzza di lui; virile e muschiato. Ci sono dei buchi nei punti in cui ha indossato, ma mi piace.

Vado in cucina e metto il caffè. Gli piace il suo forte e il nero. Mentre aspetto la flebo, il gocciolamento, il gocciolamento della macchina, la mia testa inizia a correre.

Mi sento così pieno di storie, mi escono dalla pelle e corrono sulla pagina. Prendo gli appunti dal tavolo della cucina e ricordo a me stesso dove siamo, oggi scriveremo, ma non per un'ora o giù di lì. Sta ancora dormendo quando entro nell'ombra della camera da letto, il suo lungo telaio gettato attraverso il letto, la faccia increspata nel cuscino. Sorrido.

Non posso aiutarlo. Finalmente è mio ed è così nuovo che mi sento come se dovessi pizzicarmi. Metto il caffè in silenzio sul suo comodino, poi afferro una ciocca per legarmi i capelli. Mi tolgo la maglietta e scivolo nel letto. Il suo respiro si sposta ma è ancora addormentato, giusto.

Scivola sul letto e trova la sua erezione mattutina, sento il calore costante contro il mio palmo, la pelle morbida come la seta. Conosco ogni centimetro del suo cazzo, il rosa pallido del gambo, il rosso più rosato della sua testa. Consentono alla punta della mia lingua di esplorare l'occhio, poi la testa, in lecchi lenta e lussuosi. Non ho fretta.

Non ne ho bisogno, non ora. Abbiamo tempo. Si sposta e si calma nella mia bocca, mezzo sveglio e lui mezzo gemito e mezzo sospiro.

Mi tiro in testa, succhio lentamente e il rumore nella sua gola si trasforma in un gemito. Appoggio il mio peso sul mio gomito e lo prendo in bocca poi tiro indietro ed esploro la parte inferiore del suo cazzo. Alcune mattine andrà avanti fino a che non mi inonda la bocca, il suo sperma caldo scivola splendidamente lungo la mia gola, ma non oggi. Lui tira fuori da me e io scivolo tra le sue braccia dove mi saluta con un bacio.

Le sue dita trovano la calda piega della pelle tra le mie gambe e lui gira per un momento, poi scivola dentro, testando. Sono bagnato e caldo. Mentre mi schiaccia il mio corpo contro il suo, traccia pigri cerchi sulle mie pieghe e io gemo mentre mi bacia, le sue labbra sulle mie, poi sul mio collo mentre chiudo gli occhi e butto indietro la testa, perdendomi in lui. Lo afferro mentre il mio respiro si fa irregolare e l'orgasmo si accumula, poi mordo sulla sua spalla mentre mi sperma, coprendogli le dita. L'orgasmo continua a roteare attraverso di me, mi fa rotolare sulla schiena, è veloce e amo quel tratto improvviso.

Le mie gambe si avvolgono attorno a lui. Comincia lentamente, gli occhi fissi sul mio e sorridiamo. Traccio un chiodo lungo la schiena e lui flette i suoi fianchi, spingendo in profondità dentro di me. Quel primo caffè è sempre freddo al capezzale, non deve mai essere bevuto, ma ce ne sono ancora di più. Dopo aver fatto l'amore, mi faccio la doccia e mi vesto, dandogli spazio.

Si siede al tavolo della cucina svegliandosi, il suo laptop aperto, il caffè al suo fianco. La macchina per il caffè rimarrà accesa mentre scriviamo, storie che sfuggono e fluiscono tra di noi. Ci sosterrà, manterrà le nostre menti ticchettio fino a più tardi, quando mi gattonerò verso di lui, mi infastidirò in bocca e lo supplicherò di portarmi in un posto nuovo, di fermarmi di mente se solo per un'ora o giù di lì finché non sarà il momento di riempire di nuovo la macchina, per la mattina..

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