"Jer, sono a casa, piccola," urlò Marisa, chiudendo la porta dell'appartamento e gettando giù la borsa. Entrò in cucina confusa, non trovando neanche il suo ragazzo nel soggiorno, si diresse verso la loro camera da letto; scrollandosi di dosso la giacca e togliendosi le scarpe lungo la strada. "Jeremy?" Marisa chiamò, aprendo la porta della loro camera da letto e poi fermandosi sulle sue tracce. Jeremy era seduto nudo in fondo al letto, con il suo cazzo duro in una mano e di fronte alla porta. "Mi sei mancato", le disse, sorridendole e massaggiandosi il cazzo, "Vieni a succhiarlo", chiese.
Marisa si sentì bagnata e gli restituì un sorriso sensuale, scivolando fuori dal suo vestito e camminando verso di lui solo in reggiseno e mutandine. Cadde a terra tra le sue gambe, avvolgendo una mano attorno al suo enorme cazzo e tenendo le sue palle con l'altra mano. Marisa si leccò avidamente tutta la sua lunghezza e fece roteare la lingua sotto la testa. "Mmmm," gemette lei, amando i suoi gusti.
Jeremy sorrise e le mise le mani sulla testa, spingendola fino in fondo e facendola bavaglio. Lo guardò con occhi lacrimanti mentre continuava a soffocare, con lo sputo che gli colava addosso, finché non gli tolse le mani e la lasciò andare in aria. "Cazzo sì, piccola. Continua a succhiarmi, mmm. La mia porca troia," gemette Jeremy, tirando indietro i capelli di Marisa e tenendoli, mentre continuava a spingerlo in profondità.
"Sì Jeremy, sono la tua porca", ansimò lei, colpendo il suo cazzo contro la sua lingua tra ogni parola. Posò le mani dietro di sé, appoggiandosi un po 'indietro e ansimando. Non pensava di poter continuare a guardarla, sembrava così sexy che gli fece venire voglia di venire in quel momento. Guardando indietro verso la sua ragazza, Jeremy sollevò la testa dal suo cazzo palpitante. "Piegati sul letto", ordinò.
Marisa si alzò lentamente, ma Jeremy la voleva ora. Le afferrò i fianchi, forzandola sul letto e strappandole le mutandine mentre si lanciava il reggiseno. Jeremy spinse la testa sul materasso, usando l'altra mano per appuntarle le mani sulla schiena. Sbatté le gambe a pezzi mentre lei gemeva come una cagna in calore, poi si chinò e leccò duramente la sua figa bagnata. "Oh Jeremy, ho bisogno di te adesso", gridò Marisa.
Lasciò andare la sua testa e afferrò il suo cazzo, sfregandolo lentamente tra le labbra della sua figa in modo agonizzante, facendola tremare e gemere. Le mise entrambe le mani su entrambi i lati della testa, sporgendosi su di lei e sussurrandole nell'orecchio. "Dimmi quanto hai bisogno di me, Marisa". Poteva sentire il suo cazzo appoggiato contro la sua figa mentre cercava di trovare fiato. "Ho tanto bisogno di te Jer…" Respirò.
"Dimmi chi è questa figa?" la schernì, baciandole il collo. Marisa ansimò, "La tua, Jeremy, questa è la tua figa. Tutta tua.
La mia figa è tutta tua." Jeremy grugnì soddisfatto, tirando la testa in modo da poterla baciare mentre le posava lo stomaco contro la schiena e lentamente iniziò a forzarsi nella sua fica stretta. Era così stretta e bagnata che si sentiva stordito dal piacere. Il corpo di Marisa si contrasse e si agitò sotto di lui, il respiro le si spezzò in un sussulto mentre gli lasciava fare a modo suo.
Jeremy continuava a spingere sempre più forte dentro di lei, sentendo il suo urlo quando la percorreva fino in fondo. "Cazzo piccola," gemette, "Questa figa è mia", ha punteggiato ogni parola con una forte spinta, mentre lei continuava a gridare di più. Poteva sentirsi avvicinarsi mentre la sua figa iniziava a serrarsi strettamente intorno a lui.
"Jer più forte", supplicò. Lo obbligò volentieri, speronando contro di lei e sentendo le sue palle colpire il clitoride. "Cazzo Marisa, ti sborrerò dentro, piccola," gemette, proprio mentre si sentiva perdere il controllo e riempirla di sborra, provocandole un forte orgasmo attorno al suo cazzo.
Jeremy rimase dentro di lei, trattenendo il respiro e poi tirandosi fuori e guardando la sua sborra appiccicosa fuoriuscire dalla sua piccola figa. Lei gemette con apprezzamento, mentre si strofinava il suo sperma sulla sua carne con il suo cazzo, poi si girò sulla schiena e lo tirò giù su di lei per un bacio. "Mi sei mancata anche tu Jer," ridacchiò lei..