Ai margini di orizzonti, il mio peccato nascente, Parole su pagine che definiscono il mio io. Nel mio essere la sensualità brilla, Ombre nel mimo, capisco. Per quelli che non mi conoscono, probabilmente non lo faranno mai. Sono il viaggiatore del mio universo, cerco la chiave.
Viaggiatore di penna, alle pagine che compongo, Feticcio di quiche erotica, Il temerario del mio cazzo sale, Nella valle della femminilità. La lingua che segue a tempo debito, carne del corpo, sete di lussuria, gocciolante uomo-miele, inchiostro della mia penna, fianchi che si elevano alle mie labbra sfrenate. Palpitante dell'asta del mio testicolo, All'alba del suo nuovo risveglio, La mia musa tatuava il mio cazzo affamato, Con il suo clitoride, il mio sborra che sgorga.
Poeticamente fornicante il mattino del nuovo giorno, Seni da latte, capitoli in un limbo, Guardare le ombre in un mimo, Condividere baci sulla rugiada. Il mio dono per i allegri come me, La creatività della mia ricerca quotidiana, I piaceri dei miei connotati erotici, Ai margini degli orizzonti, il peccato che sorge.