Nel mio santuario e in tutto ciò che mi circonda, i miei sussurri seguono le mie ombre Come se gli spiriti del mio habitat passeggiassero. Sono salutato come un eccentrico, pizzicando tush. Mentre cammino, indossando la mia sanità mentale, sul mio risvolto spillo rose bianche.
Cravatta e chapeau, con un bastone, scarpe alte e calze argyle. Il poeta con la polvere, cospargo prosa, di gigolò, fanciulle e qualche protettore. A volte conversando, come un vecchio pianoforte, stringo le corde. Sulle ali di fantasmi, creo brividi, come troll mistici, sotto i ponti che passo, creando illusioni sulla preghiera di leccare il ginocchio. Calci di pietre e ossa rotte.
Con stanze e paragrafi di muschio scrivo, il mio cazzo ticchetta come un metadone sugli steroidi mentre ingoio la mia pillola d'ansia. Il cucù del mio orologio, rompendo una molla. Tettine di porcellana raffinata che lucido con le labbra Come se sbavassi sbavassi sulla porcellana. Masturbarsi, sorseggiare il mio sudore notturno, guarnito con il mio fegato gonfio.
Composendo lussuria su alleluia e spine, Afferrando il mio cazzo come un mitico corno, Come un vecchio pianoforte, stringo le corde. Nel mio splendore, porno poetico.